Ragioni a favore
della cartografia libera
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E' necessario che le informazioni circolino il piu' possibile, se
non vi siano ragioni serie che ne impediscano la circolazione.
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Le informazioni topografiche di base sono prodotte da enti pubblici
(IGM, Regioni, Comuni) e quindi sono state in qualche modo gia' pagate
dalla comunita'.
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Non e' percio' assurdo chiedere agli enti produttori che i dati meno
accurati (o appositamente ``degradati'') vengano resi di dominio
pubblico (nel senso di ``public domain''), mentre quelli piu' esatti
possono eventualmente rimanere proprietari.
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La cartografia libera non fornisce informazioni sfruttabili militarmente;
cio' sia per scelta ideale sia perche' sarebbe meno precisa (errore di
circa 10 metri) di quanto richiesto da usi militari.
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Quindi, non violerebbe la sicurezza nazionale o dei nostri alleati: chi
pensasse cio' dovrebbe per coerenza proporre l'abolizione sia del GPS che
dei telefonini, e che si torni ai segnali di fumo!
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La cartografia libera non viola la privatezza, perche' non diffonde dati
su privati: per esempio, puo' riportare nella base di dati l'esistenza
di una casa isolata, ma giammai il nome del proprietario.
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La cartografia libera non danneggia i produttori di dati, perche'
esclude qualsiasi forma di pirateria informatica.
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I dati sotto licenza GNU non sono sfruttabili commercialmente, per cui
si esclude la ``concorrenza sleale.''
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La cartografia libera permette a enti benefici e di soccorso di organizzare
i propri dati in modo indipendente, senza affrontare spese superflue.
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I dati raccolti sarebbero espressi in formati di dominio pubblico, ne'
si farebbe riferimento a specifici programmi per la loro ulteriore elaborazione.