Notizie sulle tesi di laurea

I temi di tesi di laurea di cui io sono relatore riguardano l'analisi agli Elementi Finiti (FEM) di organi di macchina, la determinazione di coefficienti d'intaglio e di frattura, sempre con gli Elementi Finiti, la progettazione di macchine di prova di strutture e  prove di caratterizzazione meccanica di materiali.
 

Alcuni titoli di tesi svolte (e relativi tesisti):


Nella Facoltà di Ingegneria della Federico II di Napoli non è necessario (anzi è vietato) depositare una copia della tesi in segreteria.

Neppure è necessario darne una copia al relatore (di solito però si usa). Io personalmente potrei preferire una copia su CD.



Un problema che spesso nasce è quello della redazione della tesi: Word o LaTeX?

L'istinto dello studente è quello di usare il Word, ed è bene che lo faccia se lo sa usare bene (ossia in maniera professionale, e quindi molto, molto meglio di me). Se nascono problemi di formattazione, di numerazione di figure, di note a piè di pagina, di scrittura di formule, il laureando se la deve cavare da solo. [Io per molte ragioni non sono in grado di intervenire. Non conosco il Word, e per molte ragioni, sia pratiche che ideologiche, non intendo imparare: sono troppo vecchio, scusatemi.] Soprattutto mi deve mettere in condizione di correggergli la tesi senza farmi impazzire troppo.

Invito percio il laureando, o aspirante  tale, a passare al LaTeX.

I vantaggi del Latex per una tesi tecnico-scientifica sono secondo me molto superiori agli svantaggi. Cominciamo da questi ultimi:

Al contrario i vantaggi sono:

 

Voglio citare anche una caratteristica di LaTeX: vi conduce quasi naturalmente a stampare fronte-retro. Ciò naturalmente porta a tesi molto più magre, ma coraggio: non saranno valutate per il loro spessore. (e, a proposito: qualcuno mi sa spiegare  a che serve una tesi stampata?)

 


Cio premesso. per fare una tesi in LaTeX, che occorre?

1) Se si ha un sistema Windows, installare Miktex. E' un programma gratuito che contiene sia il compilatore di LaTeX, sia un previewer, sia le utilità per trasformare i file in PDF.

2) (non necessariamente) Installare un'interfaccia. Io uso Winedt che, disgraziatamente, è uno shareware (costa 30 dollari, ossia circa 25 euri).
Se non si usa l'interfaccia, evitare di usare il NotePad (Blocco Note di Windows) che è gravemente insufficiente. Trovare e scaricare un sostituto (un Pad) dalla rete. I più fichi usano emacs (vedere in proposito la pagina di Claus Dethlefsen). Non usate assolutamente Scientific Workplace.

3) Prelevare il file di esempio, aprirlo con Winedt o con emacs o con il Pad, e dargli un'occhiata.  Prelevate anche il logo di Federico (indispensabile), la figura di esempio e la bibliografia (biblio.txt, da rinominare biblio.bib). Provate a compilare.

4) Sostituire al falso titolo il vero titolo, al falso autore il vero autore, al falso relatore il mio riverito nome (c'era bisogno di dirlo?)

5) Il testo va scritto dopo l'istruzione \begin{document}. Se inserite un nuovo capitolo fatelo precedere da \chapter{e qui il titolo}; se inserite un nuovo sotto capitolo fatelo precedere da \section{e qui il titolo}. Eccetera.

6) Per le figure, producetele in modo qualsiasi, trasformatele in .eps con un qualsiasi programma tipo PhotoPaint e inseritele.
 
7)  dare il comando latex tesi_laurea, seguito da bibtex tesi_laurea e ancora da latex tesi_laurea (in Winedt ci sono gli appositi tasti).

8)  il risultato viene in formato .dvi che si trasforma in .pdf con il comando dvi2pdfm tesi_laurea. (anche per questo c'è il tasto in Winedt)

9) Ciao. Per ogni dubbio chiedete a me.